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Dozza

Dozza è un piccolo paesino arroccato su una collina dove si staglia l’imponente Rocca Sforzesca. Il borgo conta appena 1000 abitanti se non si considerano i personaggi impressi sulle mura del paese che ne animano le strade, sono essi la vera anima della città. Infatti Dozza è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, vi sono più di cento dipinti realizzati su case e botteghe che vi accompagneranno per i viottoli di questo affascinante gioiello. Tutto nasce con la Biennale del Muro Dipinto che, grazie alla partecipazione di centinaia di artisti contemporanei, ha trasformato dagli anni ’60 le casette di Dozza in tante opere d’arte.
Dozza è un piccolo paesino arroccato su una collina dove si staglia l’imponente Rocca Sforzesca. Il borgo conta appena 1000 abitanti se non si considerano i personaggi impressi sulle mura del paese che ne animano le strade, sono essi la vera anima della città. Infatti Dozza è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, vi sono più di cento dipinti realizzati su case e botteghe che vi accompagneranno per i viottoli di questo affascinante gioiello. Tutto nasce con la Biennale del Muro Dipinto che, grazie alla partecipazione di centinaia di artisti contemporanei, ha trasformato dagli anni ’60 le casette di Dozza in tante opere d’arte.
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Brisighella e i suoi tre guardiani

Il solo avvicinarvi al borgo medievale di Brisighella vi trasporterà indietro nel tempo, appaiono subito imponenti i tre pinnacoli rocciosi, detti tre colli, che sovrastano la piccola cittadina, ognuno con un suo “guardiano” a sorvegliarla. Uno di essi è la Rocca Manfrediana posta sul secondo dei tre pinnacoli, costruita nel 1300 dalla Famiglia Manfredi, signori di Faenza, e passata negli anni anche tra le mani di Cesare Borgia e dei Veneziani subendo diverse modifiche e ampliamenti.
Il solo avvicinarvi al borgo medievale di Brisighella vi trasporterà indietro nel tempo, appaiono subito imponenti i tre pinnacoli rocciosi, detti tre colli, che sovrastano la piccola cittadina, ognuno con un suo “guardiano” a sorvegliarla. Uno di essi è la Rocca Manfrediana posta sul secondo dei tre pinnacoli, costruita nel 1300 dalla Famiglia Manfredi, signori di Faenza, e passata negli anni anche tra le mani di Cesare Borgia e dei Veneziani subendo diverse modifiche e ampliamenti.
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